venerdì 15 settembre 2017

Le Colate Raccontate - Mascali e l'Eruzione dell'Etna del 1928 - giovedì 16 settembre 2017.

 
 
Vivere  giovedì 14 settembre 2017







 
 

pubblicato il 21 settembre 2017

 

Mascali e l’eruzione dell’Etna del 1928: incontro al Parco dell’Etna

Ad un anno dal 90° anniversario dell’eruzione del 1928 che distrusse la città di Mascali, l’ex monastero dei Benedettini di Nicolosi, sede del Parco dell’Etna presieduto da Marisa Mazzaglia, ha ospitato una coinvolgente serata “Le colate raccontate”- “Mascali e l’eruzione dell’Etna del 1928”, condotta dal giornalista Gaetano Perricone e composta da un pubblico numerosissimo ed attento.
Il territorio di Mascali ed il suo rapporto spesso complicato con il vulcano Etna è stato ampiamente trattato da vulcanologi, giornalisti, scrittori e rappresentanti delle associazioni culturali con il sussidio di filmati e documentari.
Il Comune di Mascali, uno dei più grandi della provincia di Catania, è l’unico del Parco dell’Etna che si estende dalle zone collinari sino al mare e conserva non solo le tracce si importanti eruzioni storiche (sciare di Scorciavacca, colata del 1865 e del 1928) ma anche un patrimonio immateriale di grande pregio costituito dalle testimonianze di una delle più distruttive eruzione etnee degli ultimi quattro secoli.
La proiezione del video “Etna In Eruption (1928)” proveniente dal sito British Pathé ha introdotto la parte scientifica della serata: il vulcanologo Salvatore Caffo ha sottolineato la necessità di una corretta pianificazione territoriale per ridurre il rischio in occasione di eruzioni vulcaniche, mentre Stefano Branca ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha presentato i risultati delle recentissime ricerche sulla eruzione del 1928 apparse nell’articolo“ The 1928 eruption of Mount Etna (Italy): reconstructing lava flow evolution and the destruction and recovery of the town of Mascali” pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal of Volcanology and Geothermal Research.
Leonardo Vaccaro in rappresentanza della Associazione culturale “Mascali 1928” ha presentato il video Mascali 3D di Simone Lo Castro, ovvero la ricostruzione tridimensionale della antica città di Mascali realizzata grazie alle fotografie aeree realizzate dal prof. Gaetano Ponte ed un certosino lavoro di documentazione.
Nino Amante giornalista RAI, ha presentato il documentario “L’eruzione del 1928 narrata dai bambini dell’epoca” realizzato in collaborazione del comune di Mascali nel 2008 con le interviste ai testimoni oculari della catastrofica eruzione ed ha ricordato come il governo fascista abbia ricostruito in brevissimo tempo la nuova città di Mascali secondo i canoni della architettura razionalista del XX secolo.
Alberto Cardillo assessore alla Cultura del Comune di Mascali, presente alla conferenza, ha dichiarato: “ho avuto il piacere di intervenire alla bellissima serata dedicata -tra scienza e letteratura- alla straordinaria storia della distruzione e della rinascita della nostra amata Mascali. La cosa che mi rende davvero felice è che attorno alla storia della nostra comunità c’è tantissimo interesse, ancora una volta testimoniato da una sala gremita e attenta. Una storia da valorizzare e mettere a frutto per creare nuova ricchezza intellettuale e materiale. In questo senso stiamo lavorando e continueremo a lavorare con la nostra Amministrazione, in collaborazione con il mondo accademico e dell’associazionismo. L’anno prossimo sarà il 90° anniversario della colata del 1928 e faremo di tutto per onorarlo al meglio. Lo dobbiamo soprattutto a quei mascalesi temerari che si batterono per la ricostruzione”.
Infine Aldo Leontini ha letto il racconto “Fermata 1928” di Sergio Mangiameli arricchendo la serata con un raffinato momento letterario.

Angela Di Francisca 

Storie dell'Etna - 09 settembre 2017







Sabato 30 Settembre 2017

CATANIA. L'appuntamento è per sabato 9 settembre presso la suggestiva location di Viola nel Parco. L’evento “STORIE dell’ ETNA”, allestito dall'associazione Etna Landscape, si pone l’obiettivo di raccontare l’Etna, i suoi paesaggi e le sue storie.
“A MUNTAGNA” l’eterno connubio tra la vita e la morte, di Vito Finocchiaro: A Muntagna… dieci anni di esplorazioni, di osservazioni, ore ed ore di cammino lungo valli e sentieri per cogliere l’essenza, i cambiamenti e lo spirito del vulcano più alto e più attivo d’Europa, l’Etna. E’ questa l’interpretazione fotografica di un misterioso e affascinante territorio. Attraverso l’uso della simbologia: il cerchio e il quadrato, che meglio rappresentano le caratteristiche di questo angolo di terra. Il cerchio, simbolo della dinamicità, della natura infinita, dell’energia. Il quadrato, simbolo della terra, del finito, espressione dell’uomo in uno spazio. Attraverso un percorso per immagini, lungo la colata lavica del 1928, Leonardo Vaccaro ci condurrà alla scoperta delle testimonianze di fede realizzate dagli uomini (edicole votive, santuari, ex voto). Una storia vulcanica è “MONGIBELLA”, spettacolo-cunto di e con Tiziana Giletto.

Sinossi. Rassicurante, tenera, ammaliante, la storia/cuntu di Mongibella ci fa tornare indietro nel tempo, raccontando di una bambina dai capelli bianchi come la neve dell’Etna e dagli occhi rossi come la lava, in una atmosfera di favola. Ma a poco a poco la voce si arrochisce, la terra rimbomba di boati sotterranei, la montagna amica vomita fuoco. E Mongibella, diventata una fanciulla dalla bellezza mai vista, buona e saggia, all’improvviso agita i capelli di fiamma incandescente, poggia le piante dei piedi nudi sulla brace ardente delle rocce, si fa lava e ghiaccio, abbandona la sua casa e si avvia verso il cratere. Una vergine santa viene contrapposta alla femmina demoniaca, il sacro al profano, il velo della protettrice della città al magico potere della strega. Mentre il velo sacro ferma la lava il canto soave di Mongibella si leva sull’orlo del cratere riportandoci all’inizio, al ricordo dell’infanzia, sulle note di una melodia cantata da una madre per la sua bambina.

A conclusione della serata sarà offerta una degustazione di pietanze locali e sorpresa finale.