mercoledì 3 giugno 2015

Conferenza sulla evoluzione urbanistica e storica di S. Antonino di Mascali, 10 giugno 2015.




"La seconda strada ad oriente, che parte dal suddetto spazio triangolare (piano di San Cristoforo o delle Anime Purganti), porta alla chiesa di Sant’ Antonio di Padova, e ad un luogo campestre, ove è un’altare a forma di macchinetta, in cui v’è l’effige di SS Maria della Grazia. In linea sempre irregolare di diverse forme, si vedono nel suo corso varie situazioni di case umili, tra le quali due botteghe di commestibili, il forno ed un macello."
Relazione dell’architetto Vincenzo Musso per il territorio di Mascali e Giarre  del 23 novembre 1816.

La lava del 1928 risparmiò miracolosamente il quartiere di Sant’ Antonino con la settecentesca chiesa di Gesù e Maria e le caratteristiche abitazioni circostanti. Il piccolo quartiere, che nella vecchia Mascali fungeva da porta di ingresso alla città e da avamposto difensivo verso la vicina costa jonica, divenne una frazione isolata rispetto alla moderna Mascali ricostruita più a valle.
Santa Sorbello, Pierluigi Bella e Antonino Alibrandi parleranno della evoluzione urbanistica e storica di Sant’Antonino, evidenziando quegli elementi del passato che, opportunamente tutelati e valorizzati potrebbero costituire un volano per lo sviluppo sociale, economico e turistico della frazione.





La “parrocchia Gesù e Maria” di S. Antonino di Mascali guidata da padre Daniele Raciti ha ospitato la conferenza “S. Antonino: la sua struttura urbana, la sua storia”. A moderare l’incontro Leonardo Vaccaro presidente dell’associazione culturale “ Mascali 1928” e organizzatore dell’evento; al tavolo dei relatori Santa Sorbello architetto BB.CC.AA di Catania, l’ingegnere Pierluigi Bella e lo storico Antonino Alibrandi. Presente all’incontro anche il sindaco di Mascali Luigi Messina che nel suo intervento ha mostrato sensibilità e vicinanza alla frazione mascalese e plauso per le iniziative dell’associazione culturale “Mascali 1928”.
L’architetto Sorbello ha relazionato su un’indagine storica fatta sull’ultimo lembo dell’antica Mascali sopravvissuta alla colata lavica del 1928. Ripercorrendo la storia di S. Antonino come quartiere e i legami tra il quartiere di S. Antonino e l’antica Mascali ha parlato della struttura sociale della società, dell’impianto urbano, e attraverso un excursus storico, ha cercato di capire cosa è ancora leggibile e presente della storia di S. Antonino nella frazione odierna.
Nel suo intervento l’ingegnere Pierluigi Bella ha parlato di come realizzare un parco tematico sulle sciare, argomento già affrontato nel Workshop internazionale di progettazione che si è svolto nei mesi scorsi a Mascali da un gruppo di progettazione UFO (Urban Futur Orrganization) che ha sede a Londra e che ha vinto una importante gara per la realizzazione di un’intera città in Cina. “Rilanciare Mascali attraverso S. Antonino – ha dichiarato l’ingegnere Bella – rappresenta l’essenza della nostra storia, è il luogo dei tragici eventi del 1928, è ancora visibile il fronte lavico, la chiesa di Gesù e Maria che è stata risparmiata dal fronte lavico e le case che sono state appena lambite dalla lava. Da pochi giorni sulla facciata del comune di Mascali è comparso il sito dell’Unesco che attesta come Mascali sia l’unica città cancellata dalla lava nel secolo scorso. Questo riconoscimento ci fa pensare ad un futuro turistico e ambientale per Mascali, di persone che visitano il vulcano e che vogliono conoscere le nostre tradizioni. Il rilancio di Mascali passa senz’altro attraverso S. Antonino, luogo vocato dove localizzare un museo degli eventi del ‘28. Dobbiamo essere pronti ad ospitare i flussi turistici che cominceranno ad esserci a breve”.
Il professore Antonino Alibrandi ha parlato della frazione di S. Antonino definendola il vero centro storico della comunità mascalese. “È un borgo dalle caratteristiche architettoniche dell’800 e degli inizi del 900 riscontrabili raramente nel nostro territorio” ha spiegato il professore Alibrandi. “A S. Antonino, nel quartiere estremo ad est, sono ancora individuabili alcuni punti di riferimento dell’antica città di Mascali, quali il Duomo, il cimitero, la chiesa di S. Cristoforo e altri punti di interesse religioso e sociale. S. Antonino è uno dei punti strutturali su cui si può in comunicare a studiare il tessuto urbanistico, sociale ed economico di Mascali”.

Angela Di Francisca - 12 giugno 2015