venerdì 13 novembre 2020

Cittadini Illustri di Mascali. Il Sacerdote Salesiano Antonio Vasta Mercurio (1882 Mascali – 1911 Alessandria d’Egitto).

 

Antonio Vasta Mercurio (primo da sinistra)

Don Bosco non visitò mai la Sicilia, ma la fama delle sue opere si diffuse velocemente nell’isola, e nel 1879 venne inaugurata la prima casa Salesiana sulle pendici dell’Etna a Randazzo. 

Anche Mascali fu tra le prime cittadine di Sicilia ad ospitare le Congregazioni della famiglia Salesiana. 

Nel 1880 il sacerdote Francesco Barbagallo aveva fondato a Nunziata di Mascali l’ Istituto Immacolata per accogliere gratuitamente ed istruire le giovinette povere del Comune. 

Il Collegio Immacolata di Nunziata di Mascali.

Nel 1883 su invito del vescovo di Acireale mons. Gerlando Maria Genuardi l’istituto venne affidato alle Figlie di Maria Ausiliatrice e con l’arrivo delle prime quattro suore ebbe inizio l’ attività del collegio femminile, che si dotò di una scuola, di un oratorio, di un convitto e di un asilo infantile, e che opera tutt’oggi ininterrottamente da quasi un secolo e mezzo.

Il Collegio Immacolata di Nunziata di Mascali.

Nella città di Mascali, ricostruita dopo l’eruzione lavica del 1928, fu avvertita la necessità della presenza Salesiana e nel 1947 il Comune concesse in uso gratuito alla Congregazione della Figlie di Maria Ausiliatrice l’edificio dell’asilo infantile Rosa Maltoni Mussolini. Fino al 2000, le suore hanno gestito la scuola materna e contribuito alla crescita religiosa e morale della comunità mascalese secondo gli insegnamenti di San Giovanni Bosco.




Tra la fine dell’ottocento e l’inizio del secolo successivo, numerosi mascalesi entrarono nella Congregazione di San Francesco di Sales, meglio conosciuta come Salesiani di Don Bosco, fondata nel 1859, per dedicare la loro vita a Dio attraverso il generoso servizio ai giovani, specialmente i più poveri e disagiati anche in paesi stranieri secondo lo spirito missionario tanto caro a Don Bosco. 

Tra i missionari Salesiani di origini mascalesi ricordiamo:

Il Sacerdote Gaetano Patanè, nato nel 1875 a Mascali, e morto in Brasile a Campo Grande (Mato Grosso) nel 1947, dove per 20 anni svolse il sacro ministero di parroco e direttore con grande zelo e spirito salesiano. 

Il Coadiutore Salesiano Michele Di Stefano, nato nel 1877 a Nunziata di Mascali, inviato nel 1899 in Egitto e morto a Catania nel 1939.

Il Sacerdote Antonio Vasta Mercurio, grande devoto San Leonardo Abate, patrono della città di Mascali, al quale dedicò una preziosa pubblicazione giunta fino a Noi in modo quasi miracoloso. 


Antonio nasce a Mascali nel 1882, in un ambiente familiare permeato di profondi valori cristiani, il padre Mariano Vasta La Rosa è organista della Chiesa Madre di Mascali, il fratello Alessandro, maestro elementare e autore di numerosi manuali scolastici, fa realizzare la prima fotografia della statua di San Leonardo venerata a Mascali. 

Il giovane avverte presto la vocazione conquistato dagli insegnamenti di Don Bosco ed entra nella Congregazione dei Salesiani, studia filosofia e teologia a Roma, viene ordinato sacerdote a Trevi in Umbria e rientra per un breve periodo in Sicilia. 

Nel 1908 fu inviato presso la Casa Salesiana di Alessandria d’Egitto una delle più antiche d’Africa, dove viveva una cospicua comunità Italiana. L’Istituto era dotato di una scuola dove nel 1901 aveva conseguito la licenza elementare il futuro poeta Giuseppe Ungaretti e diversi laboratori professionali di “Arti e Mestieri". 

La Casa Salesiana di Alessandria d'Egitto.

Il novello sacerdote svolge l’incarico di economo e poi di catechista ed insegnante nella scuola. Amorevole con i giovani curava direttamente i giochi nel cortile consapevole del bisogno di amore di cui necessitavano gli alunni  lontani dai genitori. Nel 1911 viene improvvisamente colpito da una polmonite bilaterale ed in breve tempo si spegne il 26 marzo del 1911 tra la profonda commozione degli allievi. 

Durante la permanenza a Roma, studente presso l’Università Gregoriana, aveva scritto un libro dedicato a San Leonardo Abate e nel 1908 appena ritornato in Sicilia lo aveva sottoposto alla approvazione ecclesiastica che ottenne dal vescovo di Acireale Giovanni Battista Arista. 

La repentina partenza per l’Egitto ritardò la pubblicazione del libro. Il manoscritto rimasto in Sicilia venne spedito dal fratello a Gerusalemme dove Antonio si trovava provvisoriamente ma con la morte nel 1911 si persero le tracce dell’opera. 

I familiari fecero ricerche a Gerusalemme e ad Alessandria d’Egitto ma senza risultati. Quando le speranze di ritrovare il manoscritto erano ormai svanite un confratello di Antonio, il sacerdote salesiano Pietro Bolognani (1880 – 1972), fece pervenire al fratello Alessandro un quaderno da scuola contenente la preziosa opera che venne pubblicata con il titolo “Vita e miracoli di San Leonardo Abate: Eremita del Limosino Patrono della Città di Mascali”. 


L’opera testimonia la profonda devozione dei mascalesi nei confronti del Santo di origine Francese, ricambiata dagli interventi miracolosi nei confronti della città  in occasione del terremoto del 1693 e della colata lavica del 1865. Il libro riporta anche una antica versione della novena, leggermente modificata dopo l’eruzione lavica del 1928,  e che tutt’oggi si recita nei nove giorni che precedono la festa del 6 novembre, dies natalis di San Leonardo Abate. 


Ancora oggi  gli insegnamenti di Don Bosco trovano terreno fertile nella città di Mascali e diversi concittadini fanno parte della  Congregazione di San Francesco di Sales.

Si ringrazia la famiglia Vasta, per aver concesso la fotografia ritraente il Sacerdote Antonio Vasta Mercurio.