lunedì 24 febbraio 2014

Mascali: la Gurna e la Salsa di Fondachello

          
         "Volgea l’anno 1795 quando in una notte del mese di dicembre il suolo della gurna di Fondachello e della vicina contrada forte e replicatamente scoteasi, ed uno strepito sotterraneo udivasi a quando a quando: le scosse interrottamente durarono per tutta la notte, al far del giorno si vide all’estremità sud est della palude e fuori dal terreno occupato dalle acque innalzarsi a guisa d’una colonna d‘acqua argillosa, la quale sospinta sino all’altezza di sei in sette metri ricadeva per la sua gravità, ed era seguita d’una nuova alzata."

         "I villici di quella contrada allorchè l’argilla acquisto tal densità, da permettere di ascendere su i fianchi del collicello, vi si recavano per raccogliervi il cloruro sodico che si cristallizzava alla superficie, e che trovavan buono a condire i loro cibi. Quest’argilla impiegasi a far mattoni, tegole, ed ogni maniera di vasellame grossolana."


“Sulla Salsa di Fondachello” Giuseppe Antonio Mercurio 1847


Gurna di Fondachello - sullo sfondo il vulcano Etna.
A settentrione di Fondachello, al confine tra il Comune di Mascali e quello di Fiumefreddo di Sicilia, si estende una piccola area paludosa, ultimo lembo del lago di Mascali, che in passato occupava una superficie ben più ampia della costa jonica compresa tra Riposto e Marina di Cottone. 

Mappa del pantano Gurna a settentrione di Fondachello (Mascali CT)

Le opere di bonifica iniziate già nel XIX secolo hanno ridotto gradualmente l’estensione di tale Lago, le cui acque stagnanti hanno costituito, in passato, un serio pericolo per la salute delle popolazioni del territorio, causando malattie e febbri malariche.



Canali di drenaggio presso la Gurna di Fondachello. 

Il piccolo Pantano della Gurna di Fondachello, alimentato dalle sorgenti di Pane e Vino, Gebbia e Fico, ospita una interessante flora tipica delle aree umide mediterranee (menta poleggio, pioppo bianco, cannuccia di palude, papiro, ranuncoli acquatici, lenticchia d’acqua) e fornisce rifugio a numerosi volatili che vi sostano durante i viaggi migratori verso l’Africa o verso il nord Europa.

Piante di papiro presso la Gurna di Fondachello.


Esemplari di cigno in sosta presso la Gurna di Fondachello.

In questa località, con cadenza periodica, è apparso inoltre un vulcano di fango denominato Salsa di Fondachello, oggi scomparso ma che in passato ha dato notevoli segni di attività.
Nel 1693, durante il terremoto del 09 e 11 gennaio è attestata la prima apparizione di questo fenomeno con la formazione di una fontana di acqua fangosa alta fino a 32 metri.
Nel 1795, preceduto da scosse sismiche e fragori sotterranei , riemerse la fontana d’acqua fangosa che raggiunse questa volta una altezza di 7 metri.
Nel 1847 , accompagnato da intense scosse sismiche, il vulcanetto riprese l’emissione di acqua fangosa prima di sprofondare e sparire definitivamente alla vista umana.

Ricostruzione della Salsa di Fondachello nel 1693 - P. Carveni et alii.

Oggi non resta traccia del vulcano di fango, ma la costante emissione di metano lungo i canali di drenaggio della Gurna, rende probabile la sua riattivazione in un prossimo futuro.


domenica 9 febbraio 2014

Presentazione del Video Mascali 3D - Etnamuseum di Viagrande - 15 febbraio 2014.
















Sala Proiezioni -EtnaMuseum di Viagrande.

Rosanna Corsaro - Vulcanologa I.N.G.V. Catania

Sergio Mangiameli con Grazia Pitruzzella

Salvo Caffo - Vulcanologo Parco dell'Etna

Presentazione del Video Mascali 3D

Sergio Mangiameli con il regista Gian Maria Musarra.

Fotografie Associazione Piuma Bianca