martedì 29 ottobre 2013

Presentato il Fondo Fotografico "Gaetano Ponte" e la Ricostruzione 3D della Vecchia Mascali.













 Presentazione del Fondo Fografico "Gaetano Ponte" (foto Yari Gullotta)

(foto Yari Gullotta)

(foto Yari Gullotta)

Relazione del Dott. Stefano Branca - I.N.G.V.  Catania (foto Santo Di Guardo)






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sabato 19 ottobre 2013

Mascali 1928: intervista al prof. Angus Duncan.

L’eruzione dell’Etna del 1928, per le singolari caratteristiche vulcanologiche e per il forte impatto che ha avuto sul territorio e sulla popolazione di Mascali, è stata ampiamente studiata dalla comunità scientifica italiana ed internazionale.
Di particolare interesse sono le ricerche condotte da un team studiosi inglesi guidati dal Prof. Angus Duncan della Bedfordshire University.
In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eruzione del 1928 il Prof. Duncan ha realizzato un video rispondendo ad una serie di domande appositamente formulate.




Quando ha iniziato a studiare il Vulcano Etna ?
Prof. Duncan
A partire da 1973 ho collaborato al progetto italo – inglese per la redazione della mappa geologica del Vulcano Etna sotto la direzione del Prof. Alfred Rittman, direttore dell’Istituto Internazionale di Vulcanologia di Catania.
 
Da chi è composto il team che ha studiato l’eruzione del 1928 ?
Prof. Duncan
Il team è composto da studiosi appartenenti a diverse Università inglesi con competenze in settori specifici:


1) Angus Duncan, (Bedfordshire University) – aspetti vulcanologici.
2) David Chester (Liverpool University) - aspetti vulcanologici.
3) Chris Dibben (University di St Andrews) – interviste ai testimoni oculari.
4) John Guest (University College London) – redazione delle mappe
5) Phil Lister (Liverpool University) – ricostruzione storica

Quali risultati hanno prodotto le vostre ricerche ?

Prof. Duncan
I risultati delle nostre ricerche sono stati illustrati in due articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali:
 

Duncan, C. Dibben, D. Chester & J. Guest 1996,
1928 eruption of Mount Etna Volcano, Sicily, and the distruction of the town of Mascali. Disasters 20, 1-20

D. Chester, A. Duncan, C. Dibben, J. Guest & P. Lister 1999

Mascali Mount Etna region Sicily: An example of fascist planning during the 1928 eruption and its continuing legacy. Natural Hazards 19, 29-46

Gli articoli illustrano l’aspetto vulcanologico dell’eruzione, l’impatto immediato che ebbe sul territorio, ed ancora l’intervento del regime fascista che affrontò l’emergenza con l’evacuazione del vecchio abitato e la successiva ricostruzione della attuale città. di Mascali.

Perché l’eruzione del 1928, a distanza di 80 anni, e’ancora oggetto di studio da parte della comunita’ scientifica ?
Prof. Duncan
L’eruzione che distrusse Mascali nel 1928 è la prima ben documentata grazie alle osservazioni sul campo effettuate, ed immediatamente pubblicate, del Prof. Gaetano Ponte e dal Prof. Giuseppe Imbo.
E’ certamente l’eruzione più distruttiva dopo quella del 1669 che investì la città di Catania.
E’ infine un esempio illuminante sulle capacità di un governo (quello fascista nel 1928) di affrontare e gestire l’emergenza vulcanica prima e quella sociale ed economica dopo.

Ci sono eruzioni similari a quella che distrusse Mascali nel 1928 ?
Prof. Duncan
Posiamo ricordare l’eruzione del Vesuvio del 1944 che distrusse le cittadina di Somma Vesuviana e di San Sebastiano ed ancora l’eruzione del Nyiragongo (Congo) nel 1977, che distrusse molti villaggi causando anche parecchi morti.

Gli eventi del 1928 possono contribuire allo sviluppo turistico e culturale della citta’ di Mascali ?
Prof. Duncan
Senza dubbio l’eruzione del 1928 è una delle più importanti ed affascinanti degli ultimi secoli.
Può diventare una vera attrazione turistica attraverso la valorizzazione della colata lavica che deve essere attrezzata con sentieri e percorsi guidati ed ancora rivalutando le peculiarità urbanistiche del nuovo abitato di Mascali, ricostruito secondo gli schemi dell’architettura fascista.


Congress presentation 2008

Following research carried out by environmental scientists at the University of Bedfordshire and colleagues at University of Liverpool and University College London on the impacts of the most destructive Etnean volcanic eruption during the 20th century, and which led to the destruction of the small town of Mascali, Professor Angus Duncan was invited to make a video presentation at a Congress held to mark the 80th anniversary of this historic event.
“The 1928 eruption is important as it is the first major eruption to be scientifically documented, as well as being the most destructive and the first example of a coordinated national response,” says Professor Duncan, head of the University’s Research Graduate School.
“This was the first time since 1669 that an entire town and population centre was destroyed by an eruption of Etna and since then, there have been no similar destructions on this scale caused from Etna.”
To view a copy of Professor Duncan’s video presentation visit:

lunedì 7 ottobre 2013

Realizzata la Ricostruzione Tridimensionale della Vecchia Mascali.


I nostri antenati, tra il cinque ed il sei novembre del 1928, svanita ogni speranza di poter arrestare la massa infuocata che minacciava Mascali, furono costretti ad evacuare in grande fretta la cittadina. Portarono via mobili, suppellettili, vestiti, ma soprattutto il ricordo di quei luoghi cari che li avevano visti nascere, crescere, faticare, sposarsi, vivere momenti felici e tristi.

La Chiesa Madre di San Leonardo Abate

Trapiantati nella nuova città, costruita più a valle, secondo i canoni dell'architettura del XX secolo, tra strade lunghe ed ortogonali, tra edifici in cemento armato dotati di acqua corrente ed energia elettrica,   hanno provato a lungo un senso di straniamento quasi di disagio, non riconoscendo quei luoghi così diversi, come parte del proprio passato.
 
Via Corso ed il Palazzo Municipale

Per molto tempo hanno desiderato e sognato ogni notte, di poter camminare tra i tortuosi vicoli in terra battuta del quartiere della “Carcera”, di affacciarsi sul greto del torrente Pietrafucile asciutto in estate e gravido d’acqua in inverno, di entrare nella chiesa madre per accendere una candela sull’altare barocco del Patrono San Leonardo, di sedersi sui gradini della Chiesa delle Anime Purganti nelle afose serate estive, di udire i muggiti dei vitelli che ogni anno da fine ottobre attraversavano in gran numero le strade del centro per raggiungere il piano della fiera, dove si svolgeva uno dei più floridi mercati del bestiame  della Sicilia orientale.
 
Piazza Duomo ed il Palazzo Mugno

Lo stesso desiderio hanno provato i Mascalesi nati dopo l’eruzione del 1928. Quante volte abbiamo  ammirato  le fotografie di quella città scomparsa, quante volte abbiamo ascoltato i racconti dei nostri padri e dei  nostri nonni, quante volte avremmo voluto portare indietro le lancette del tempo anche per un solo istante.
Molti anni fa il compianto Francesco Fichera, con l’aiuto del Sig. Caruso, valente artigiano, cominciarono a realizzare un plastico della vecchia città: la Chiesa Madre, la Torre, il Palazzo Municipale erano già pronti. Ma scomparso il  prof. Fichera, anche il plastico non è stato più ritrovato, come se una seconda eruzione, questa volta metaforica, volesse cancellare anche il ricordo della città dei nostri avi. 
 
La Torre di Mascali

Oggi grazie al lavoro impagabile di Simone Lo Castro la vecchia città di Mascali è risorta grazie all’utilizzo delle più moderne tecniche di ricostruzione tridimensionale.
Al visitatore il privilegio di conoscere l’unica città europea distrutta da una eruzione vulcanica negli ultimi quattro secoli, ai Mascalesi la possibilità di  realizzare finalmente un sogno: visitare la città costruita dai propri padri.