LE MERAVIGLIE DELLA SICILIA
Dalle pendici di un grande vulcano
Dalle pendici di un grande vulcano
Ammiro l’orizzonte da molto lontano.
Il mare luccica come una stella
la mia sensazione è assai bella.
Sembra una donna di grande eleganza
quell’immenso mare verde speranza.
Ma quando mi giro e guardo lassù
lo spettacolo cambia, nulla è più blu.
Spruzzi di fuoco, lapilli e scintille
Illuminano il cielo di meraviglia
Quel grande vulcano domina tutto
Quando lui ha voluto, ogni cosa ha distrutto.
L’immensità della natura è spettacolare
l’uomo l’ammira, ma non la può cambiare.
Giovanni Previtera
MASCALI MIA
Una stella mi ha portata
su questa terra incantata.
Dimora del sole,del colore,
di gioia e di buon umore.
Paese umile e meraviglioso,
tranquillo e misterioso,
dal mio cuore nessuno ti porterà via,
splendida Mascali mia.
Aprendo le finestre la brezza mattutina
fresca di mare
sfiora il mio letto la copertina.
Esiste un buongiorno migliore?
Fra le zagare in fiore,
ragazzi sussurrano il loro grido d’amore.
Il mio mare dalla purezza cristallino
tutto l’anno mi tiene a sé vicino,
lo spirito rassicura,
e di ogni mare ne è la cura.
Mascali, sei nata da una distruzione,
nel 1928,a seguito di un’eruzione,
sei incorniciata a nord e a sud da due torrenti,
a est e a ovest da mare e monti!
In questo luogo non manca proprio niente,
sei un tesoro per tutta la tua gente.
Elisea Cartillone
Piccola, grande Mascali
Piccola,grande Mascali
cerchiamo in te rifugio
come timidi uccellini che
pigolano piano alla loro Madre.
Mascali,
pronuncerei questo nome
per ore ed ore
sdraiata su un prato verde
ad ammirare i tuoi colli ameni;
poi però chiudo gli occhi per un po’
ed il mio pensiero va lontano,
a quel fiume di lava
incandescente che ti invase e non ti risparmiò.
La mascalese piazzetta
antica accoglie noi.
Cara Mascali,
con te son cresciuta,
con un mondo d’amore.
Sogno di stare con te
felice per sempre
non ti lascerò.
Sonia Greco
Mascali: il mio paese
In mezzo al Mediterraneo ai piedi del Mongibello
Sorge un piccolo paese dall’ odor di Nerello,
distrutto dalla lava poi ricostruito
dalla forza di volontà di chi questo disastro ha subito.
Ricordo quando da piccola andavo al mare
Vedevo nuvole rosse e il sole dietro l’Etna tramontare,
rondini squarciare l’azzurro cielo
e la notte coprire tutto co il suo grande velo.
Quando il sei novembre si avvicinava
Il giorno di festa e di allegria
Che di felicità riempiva ogni via
Flavia D’ Achille
Nessun commento:
Posta un commento