La presenza del culto di Sant’Agata, nel territorio di Mascali, è attestata da una leggenda raccolta da Salvatore Raccuglia e pubblicata nell’ "Archivio per lo studio delle tradizioni popolari" di Giuseppe Pitrè agli inizi del ‘900.
A monte della frazione di Nunziata c’è una contrada denominata “a pidata i Sant’Aita”
Narra la leggenda, che un giorno la giovane catanese attraversando il territorio di Mascali, si arrestò di colpo alla vista del diavolo che cercava di tentarla. Sant’Agata chiese immediatamente l’aiuto dell’Altissimo ed anche il diavolo si bloccò prima di fuggire atterrito.
Di questo incontro prodigioso restarono impresse sulla lava due impronte.
Una di forma umana, la pedata di sant’Agata, l’altra arrotondata come quella del piede di un cavallo, la pedata del diavolo.
Ancora oggi, nei pressi di una monumentale edicola votiva è possibile ammirare sopra una masso lavico le due singolari impronte.
L'edicola votiva in contrada "pedata Sant'Agata"
a Nunziata di Mascali nel 1996/1997.
L'edicola votiva in contrada "pedata Sant'Agata"
a Nunziata di Mascali nel 2013.
Al centro, impressa sul masso lavico, "la pedata di Sant'Agata".
Commuovente.....sant Agata e' la mia sorella le voglio un mondo di bene........
RispondiEliminaSarebbe interessante conoscere il nome del Vescovo che concesse le indulgenze, almeno per recuperare la scritta.
RispondiEliminaBellissima Edicola Votiva, peccato che e' un po abbandonata dal comune.
RispondiEliminaValorizzazione delle nostre tradizioni religiose da parte delle autorità competenti sarebbe una cosa giustissima.
RispondiEliminaValorizzazione delle nostre tradizioni religiose ad opera delle autorità competenti aiuta la nostra meravigliosa terra..L'inserinento delle tappe agatine nel meraviglioso territorio del catanese aggiunge un valore alla nostra tradizione della meravigliosa festa di Sant'Agata.
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