“L’Antica Confraternita di Gesù e Maria"
La chiesa di Gesù e Maria di Sant’Antonino di Mascali ha ospitato una interessante e partecipata conferenza dal titolo “L’Antica Confraternita di Gesù e Maria” in Mascali.
Introdotti dal parroco don Daniele Raciti hanno relazionato il vicario Generale della Diocesi di Acireale mons. Giovanni Mammino, Leonardo Vaccaro presidente dell’associazione culturale “Mascali 1928” e lo storico Antonino Alibrandi.
Il primo puntuale intervento di mons. Giovanni Mammino ha tracciato un profilo delle confraternite di natura laicale in Sicilia, che a partire dal ‘600 svolgevano sia attività di carattere devozionale promuovendo il culto dei Santi e il suffragio delle anime, sia attività di carattere assistenziale occupandosi dei malati, degli indigenti e degli orfani.
A seguire Leonardo Vaccaro ha illustrato, attraverso una serie di documenti di archivio, le caratteristiche della antica confraternita di Gesù e Maria esistente nel quartiere di Sant’Antonino di Mascali dal settecento fino al 1928, anno della terribile eruzione che distrusse la città di Mascali.
La confraternita aveva carattere prevalentemente devozionale, promuovendo il culto di Gesù e Maria, la salvezza ed il suffragio delle anime e provvedendo alla sepoltura dei confratelli nelle cripte ancora esistenti.
Dotata di apposito riconoscimento regio, ottenuto dalla corte borbonica nel 1824, partecipava alle principali processione della antica città di Mascali (Settimana Santa, Corpus Domini, festa di San Leonardo) sfilando con i caratteristici costumi: cappa, cappuccio, mantello e i simboli della passione, corona di spine, disciplina e libàno.
Antonino Alibrandi ha cercato di individuare le origini delle confraternite laicali a Mascali, nate successivamente ai “Capitoli et Ordinationi” tra il Vescovo Nicola Maria Caracciolo e gli abitanti del territorio del 1558, che segnano la nascita della città di Mascali moderna.
In conclusione don Daniele Raciti ha auspicato un intervento degli enti preposti per la salvaguardia del patrimonio architettonico e culturale del quartiere di Sant’Antonino, risparmiato dalla colata lavico del 1928 ma minacciato oggi dall’opera dell’uomo. Si spera inoltre di poter pubblicare presto un libro che raccolga i contenuti delle conferenze svoltesi negli ultimi anni proprio nella chiesa di Gesù e Maria di Sant’Antonino.
Angela Di Francisca
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