Mascali e l’eruzione dell’Etna del 1928. Interessante il primo appuntamento del salotto culturale sul mare Fondachello di Mascali con un focus sulla storica eruzione che annientò la cittadina jonica, poi ricostruita più a valle negli anni successivi. La serata culturale davanti ad un pubblico numeroso e attento, è stata magistralmente condotta dal giornalista Gaetano Perricone. Sullo schermo del salotto culturale, è stato proiettato il filmato “Etna in Eruption 1928” del British Pathè che ha ricostruito con immagini rare e di grande intensità emotiva i 18 giorni di quella drammatica eruzione. Interessanti i racconti dei testimoni oculari della catastrofe mascalese, intervistati dal giornalista Rai Nino Amante nel documentario “L’eruzione del 1928 narrata dai bambini dell’epoca”.
Contributo storico di grande valore e sentito omaggio – come ha spiegato l’autore alla popolazione di Mascali – vittima di uno spaventoso trauma rimasto nell’oblio per molti decenni”. E’ stato poi proiettato il filmato “Mascali 3D, di Simone Lo Castro, straordinaria quanto suggestiva ricostruzione tridimensionale della cittadina jonica distrutta dalla lava, illustrata da Leonardo Vaccaro, presidente dell’associazione culturale Mascali 1928, protagonista del percorso culturale di ricerca storica e divulgazione dei vari aspetti di un’eruzione importantissima dal punto di vista vulcanologico (la più distruttiva insieme a quella del 1669), storico, antropologico, urbanistico.
L’assessore al Turismo del comune di Mascali Alessandro Amante ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione nel recupero della memoria della grande eruzione, attraverso la ricerca di foto, immagini e documenti, alcuni dei quali esposti nella mostra permanente allestita nei locali dei Combattenti e reduci di via Umberto. Interessante, poi, l’intervento del vulcanologo Stefano Branca, primo ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sezione di Catania, autore de “L’attività eruttiva dell’Etna in epoca storica: il caso dell’eruzione dell’Etna del 1928″. lo scrittore e giornalista Sergio Mangiameli ha letto il suo splendido e struggente racconto “Fermata 1928”, dedicato all’eruzione di Mascali all’interno del più ampio esperimento culturale delle “Colate raccontate”, a due voci insieme a Clara Baudo, attrice tredicenne con la grande passione del teatro e dello sport.
L’assessore al Turismo del comune di Mascali Alessandro Amante ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione nel recupero della memoria della grande eruzione, attraverso la ricerca di foto, immagini e documenti, alcuni dei quali esposti nella mostra permanente allestita nei locali dei Combattenti e reduci di via Umberto. Interessante, poi, l’intervento del vulcanologo Stefano Branca, primo ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sezione di Catania, autore de “L’attività eruttiva dell’Etna in epoca storica: il caso dell’eruzione dell’Etna del 1928″. lo scrittore e giornalista Sergio Mangiameli ha letto il suo splendido e struggente racconto “Fermata 1928”, dedicato all’eruzione di Mascali all’interno del più ampio esperimento culturale delle “Colate raccontate”, a due voci insieme a Clara Baudo, attrice tredicenne con la grande passione del teatro e dello sport.
Piazza dello Jonio, a Fondachello è stata la location del secondo appuntamento con il”Salotto Culturale sul mare”. Al centro del confronto, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale mascalese guidata dal sindaco Luigi Messina e dall’Associazione Culturale “Mascali 1928”, presieduta da Leonardo Vaccaro, è stata la Gurna, i laghi costieri e le fortificazione dell’Antica Contea di Mascali.
Hanno preso parte all’evento l’architetto Santa Sorbello, il primo cittadino mascalese Luigi Messina, l’assessore alla Cultura del Comune di Mascali Alessandro Amante, Salvo Quattrocchi del WWF Sicilia Nord Orientale sede di Giarre, Leonardo Di Mauro docente di Storia dell’Architettura presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli.
Ospite della serata il gruppo Ensemble Tactus che ha proposto alcuni brani dal loro repertorio che spazia dalla musica vocale antica e rinascimentale a brani di autori moderni e contemporanei. L’architetto Sorbello, tra i relatori dell’incontro particolarmente apprezzato dal numeroso pubblico presente, ha spiegato come la Gurna, a nord dell’abitato di Fondachello, rappresenta l’ultimo lembo di una vasta area umida, che occupava la fascia costiera del comune di Mascali.
Ospite della serata il gruppo Ensemble Tactus che ha proposto alcuni brani dal loro repertorio che spazia dalla musica vocale antica e rinascimentale a brani di autori moderni e contemporanei. L’architetto Sorbello, tra i relatori dell’incontro particolarmente apprezzato dal numeroso pubblico presente, ha spiegato come la Gurna, a nord dell’abitato di Fondachello, rappresenta l’ultimo lembo di una vasta area umida, che occupava la fascia costiera del comune di Mascali.
“Il territorio – ha spiegato l’architetto Sorbello – riveste ancora oggi una notevole valenza naturalistica sia per la vegetazione tipica delle zone palustri sia come luogo di sosta per gli uccelli migratori. Conserva inoltre importanti testimonianze storiche ed architettoniche legate anche alle esigenze difensive della costa oggetto di frequenti incursioni di pirati. Dalle ricerche si evince infatti come la Gurna sia stata antropizzata fin dall’antichità tanto più che qui esiste una fortificazione dell’Antica Contea di Mascali grazie alla cui scoperta è stato possibile ricostruire tutto il sistema delle fortificazioni che faceva capo alla Torre di Archirafi”. L’architetto Sorbello ha inoltre sottolineato come sia importante che gli studenti e i giovani in generale conoscano i beni e le bellezze del proprio territorio auspicando un progetto di divulgazione e di conoscenza della storia dell’Antica Contea di Mascali.
Leonardo Vaccaro, presidente dell’ass. culturale “Mascali 1928”, si è detto soddisfatto dell’ottima partecipazione di pubblico e della buona riuscita dell’evento. “Come associazione – ha detto Vaccaro – abbiamo immediatamente aderito all’iniziativa cogliendo l’occasione per parlare del nostro territorio e per farne conoscere le bellezze”.
“Fondachello – ha detto il sindaco Messina – non è solo spettacoli, ma anche cultura. Mascali e le sue frazioni rappresentano un territorio stupendo dal punto di vista naturalistico e storico che cerchiamo di valorizzare anche attraverso questi appuntamenti culturali che continueranno nei prossimi mesi e anche nella prossima stagione estiva”. Salvo Quattrocchi del Wwf Sicilia Nord Orientale sede di Giarre, attraverso una ricca documentazione fotografica ha infine illustrato la flora e la fauna della Gurna. L’area umida sebbene abbia subìto negli ultimi anni una forte antropizzazione, conserva alcune piante molto rare e tipiche del nord Europa come il ranuncolo pennello e continua ad essere luogo di sosta per gli uccelli migratori. Ha proposto infine di rendere la Gurna fruibile attraverso la realizzazione di sentieri e di una apposita cartellonistica
Angela Di Francisca
“Fondachello – ha detto il sindaco Messina – non è solo spettacoli, ma anche cultura. Mascali e le sue frazioni rappresentano un territorio stupendo dal punto di vista naturalistico e storico che cerchiamo di valorizzare anche attraverso questi appuntamenti culturali che continueranno nei prossimi mesi e anche nella prossima stagione estiva”. Salvo Quattrocchi del Wwf Sicilia Nord Orientale sede di Giarre, attraverso una ricca documentazione fotografica ha infine illustrato la flora e la fauna della Gurna. L’area umida sebbene abbia subìto negli ultimi anni una forte antropizzazione, conserva alcune piante molto rare e tipiche del nord Europa come il ranuncolo pennello e continua ad essere luogo di sosta per gli uccelli migratori. Ha proposto infine di rendere la Gurna fruibile attraverso la realizzazione di sentieri e di una apposita cartellonistica
Angela Di Francisca