6.03.2016
Nel salone dell’oratorio parrocchiale Don Bosco di via Dei Giurati a Mascali, il WWF di Giarre, presieduto da Luciano Vasta, l’associazione Culturale “Mascali 1928” presieduta da Leonardo Vaccaro e l’Associazione “Un’altra Storia” presieduta da Carmela Cappa hanno proposto la realizzazione di un percorso turistico, storico, naturalistico, culturale permanente sui luoghi della Memoria di Mascali 1928 con una escursione fissata per domenica 3 aprile.
All’evento, cui ha partecipato un folto pubblico, sono intervenuti Franco La Fico e Laura Maria Patanè della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania che hanno illustrato gli aspetti vulcanologici della eruzione dell’Etna del 1928, evidenziandone la prima fase tra il 2 ed il 3 novembre che minacciò la cittadina di Sant’Alfio e la seconda fase dal 4 al 20 novembre che rapidamente dalle bocche effusive poste a quota 1.150 in contrada Ripe della Naca si fermò a meno di un chilometro dal mare dopo aver distrutta quasi totalmente la città di Mascali.
Santa Sorbello della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania ha mostrato una serie di carte topografiche e catastali d’epoca, illustrando il reticolo idrografico del versante orientale dell’Etna, compreso il torrente Pietrafucile che attraversava l’abitato di Mascali, nel cui alveo si incanalò il flusso lavico. Dallo studio delle mappe catastali la vecchia Mascali appare come una vera e propria “città giardino” dove le abitazioni si alternavano a vasti spazi verdi coltivati.
Leonardo Vaccaro presidente dell’associazione “Mascali 1928” ha illustrato attraverso numerose fotografie un possibile itinerario lungo il percorso della colata lavica evidenziando le testimonianze di carattere religioso devozionale (chiesette, edicole votive, dipinti, campanili) nate come forma di ringraziamento ai Santi invocati per la protezione dalla lava. Vaccaro ha auspicato la realizzazione di un museo sulla eruzione del 1928 in sinergia con l’attuale Amministrazione comunale che si è resa disponibile a collaborare.
Carmela Cappa, della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania, ha condotto gli spettatori alla scoperta della eruzione del 1928 attraverso un “percorso emozionale” con fotografie d’epoca, ricordi personali e ricordi tramandati da persone che vissero i tragici giorni del novembre 1928.
Ha concluso i lavori Nino Amante, giornalista Rai che ha proiettato interessanti documenti d’archivio a testimonianza del comportamento del governo fascista che si occupò con efficienza prima dello sgombero della vecchia città minacciata dalla lava e subito della ricostruzione della nuova Mascali secondo i canoni della città di fondazione fascista.
Angela Di Francisca